la blockchain nel mondo assicurativo
- di Matteo Villa - 20 dicembre 2018
la blockchain
Per chi non sapesse di cosa si tratta la Blockchain ora faremo una breve introduzione.
La Blockchain può essere considerata come una sorta di internet delle transazioni, la quale affianca la parte di internet che noi tutti utilizzano quotidianamente. Tramite la Blockchain le persone possono verificare/controllare con totale trasparenza tutte le transazioni e le decisioni che vengono prese, le quali hanno la caratteristica di non poter essere modificate e quindi sono molto difficilmente poste a corruzione.
La Blockchain risulta quindi una catena di blocchi, ordinati cronologicamente e collegati tra loro, nei quali vengono inseriti al loro interno una serie di transazioni.
Gli elementi fondamentali che concorrono alla formazione di questo protocollo di comunicazione sono:
- Blocco→ serve a rappresentare una serie di transazioni che devono essere verificate, approvate e poi archiviate da coloro che partecipano alla Blockchain
- Nodo→ serve ad indentificare i partecipanti alla Blockchain, e fisicamente è costituito dai server di ognuno di essi
- Transazione→ serve a rappresentare tutti quei valori che vengono scambiati e che hanno la necessità di essere accertati, approvati e successivamente archiviati
- Ledger→ è un registro pubblico per tutti coloro che partecipano alla Blockchain, nel quale vengono scritte tutte le transazioni in modo ordinato, con la massima trasparenza e in modo immutabile. Rappresenta quindi l'insieme dei blocchi, tra collegati, in funzione della crittografia e grazie all'utilizzo dell'Hash
- Hash→ permette di mappare una stringa di testo e/o numerica di lunghezza variabile in una stringa unica ed univoca di lunghezza standard.
All'interno di ciascun blocco vi sono quindi diverse transazioni e tale blocco dispone di un determinato Hash collocato nell'intestazione; ogni Hash registra tutte le informazioni relative a quel determinato blocco e le informazioni del blocco che lo precede, per agevolare la risalita lungo la catena dei blocchi.
All'interno delle transazioni vi sono inserite tutte quelle informazioni pubbliche del ricevente e le caratteristiche della transazione, con la firma crittografica che assicura l'autenticità di essa.
Questa tecnologia è quindi organizzata in modo tale che automaticamente si aggiornino tutte le informazioni di ciascuno dei clienti che vi partecipano. Ogni operazione deve quindi essere approvata, in modo automatico, da tutti i nodi attraverso il software di crittografia.
La Blockchain nel mondo assicurativo
La Blockchain, se sfruttata in modo intelligente, potrebbe portare dei guadagni al mondo assicurativo; come riportato in una ricerca del gruppo The Boston Consulting Group, se tale tecnologia fosse estesa al mondo assicurativo l'industria mondiale potrebbe ridurre il combined ratio danni dai 5 ai 13 punti percentuali e generare oltre 200 miliardi di dollari in più di margine tecnico dal totale dei premi lordi. Analizzando il mercato dell'auto, un assicuratore che si affida a tale tecnologia potrebbe guadagnare dai 10 ai 13 punti percentuali di combined ratio operativo rispetto ad uno che non utilizza tale tecnologia; lo stesso trend vale anche per il mercato marine cargo. Per quanto riguarda il settore danni nella sua totalità i guadagni per gli assicuratori del settore si concentrerebbero principalmente su: distribuzione, risk management e processi. Tale guadagno vi è anche nel settore delle riassicurazioni, dove gli operatori potrebbero avere un guadagno dai 4 ai 5 punti percentuali di combined ratio e migliorare di 0,5 punti percentuali di loss ratio.
Alcuni operatori del settore, analizzando i dati emersi, hanno capito che tale tecnologia deve essere sfruttata ed è per questo che si stanno attivando per metterla in pratica. In questo senso va il progetto B3i Service AG, promosso da 15 assicuratori e riassicuratori, i quali hanno l'intenzione di sviluppare soluzioni assicurative tramite una piattaforma Blockchain, in modo tale da migliorare la catena del valore di questo settore.
I vantaggi per il mondo assicurativo
Da quanto estrapolato nello studio vi potrebbero essere sette principali vantaggi:
- Tracciabilità delle operazioni con la massima trasparenza
- Creazione affidabile e non modificabile di record di dati
- Tutela della privacy e della riservatezza tramite soluzioni crittografiche, le quali permettono di definire l'accesso ai dati solo per i partecipanti alla rete
- Massimizzazione della resilienza, in quanto la rete rimane attiva anche se ci dovessero essere dei problemi su altri nodi
- L'efficienza del processo e riduzione nei costi di gestione
- Le transazioni automatizzate con una diversa governance dei pagamenti e una gestione contrattuale che permette un calo degli interventi manuali
- Calo delle tempistiche nelle operazioni delle transazioni e nelle modifiche dei dati
Gli svantaggi/problematiche per il mondo assicurativo
Oltre ai vantaggi vi sono pure degli svantaggi/ostacoli nell'applicare tale tecnologia, che possono essere sintetizzati in:
- Know-how ancora poco sviluppato
- Problemi di governance
- Mancanza di standard e protocolli condivisi
- Affidabilità dei software ancora non robustissima
Tuttavia, tali ostacoli non possono fermare gli operatori del mercato, i quali devono attivarsi per sfruttare tutte le opportunità che propone la tecnologia. Infatti, gli operatori si devono guardare da tutte quelle realtà che stanno già sfruttando la Blockchain e che potrebbero anche ampliare il loro business aggiungendo il settore assicurativo.
Blockchain applicata al ramo rca
Come si modificherebbe il ramo danni auto se applicassimo tale tecnologia?
Questo ramo per il mondo assicurativo è quello con la maggiore affluenza e con il fatturato più elevato. E' quindi scontato che se dovessimo inserire in tale mercato una logica come quella Blockchain vi sarebbero delle modifiche sostanziali.
Ma in che modo tale tecnologia potrebbe entrare a far parte di questo ramo è ancora da capire e da studiare.
Un primo passo si potrebbe avere con gli Smart Contract, cioè contratti intelligenti che automatizzano l'esecuzione stessa del contratto.
Se si applicasse questa tipologia di contratto alle polizze automobilistiche le compagnie potrebbero risparmiare fino a 21 miliardi di dollari l'anno, che si potrebbero trasferire ai consumatori tramite una diminuzione dei premi.
Per facilitare l'applicazione del contratto le compagnie assicurative potrebbero unirsi su un'unica piattaforma; in tale piattaforma si riunirebbero le compagnie, i consumatori, i periti e i fornitori terzi.
Vi dovrà quindi essere la volontà da parte delle compagnie di collaborare con le altre in modo tale da standardizzare le informazioni e le procedure di alcuni processi per sfruttare il potenziale. In questo portale quindi le compagnie registrerebbero il cliente una volta, qualora esso dovesse cambiare compagnia non si dovrebbe procedere ad una nuova registrazione, e le informazioni storiche inerenti alle sue polizze rimarrebbero salvate.
Tramite questi portali si potrebbe registrare quanto un cliente è sinistroso e nel caso dovesse cambiare compagnia assicurativa adeguare il premio della polizza al dato raccolto. Si potrebbe anche fare un'analisi di mercato di una zona, in maniera più efficace ed in tempo reale, e in base a quanti sinistri sono avvenuti in quel periodo applicare un premio consono.
Con l'utilizzo della scatola nera installata sulle macchine, se il cliente è inserito sul portale blockchain, vi potrebbe essere il calcolo immediato della polizza in base ai chilometri che una persona storicamente compie, e facilitare l'approccio "pay-per-use".
Inoltre, grazie all'utilizzo della DLT (Distributed Ledgers Technology) il processo dei sinistri potrebbe subire una variazione, in quanto la denuncia potrebbe avvenire senza intervento del cliente, verificando se l'assicurato abbia una copertura valida. In certi casi, tramite informazioni provenienti da terzi, il calcolo dell'importo da liquidare potrebbe avvenire senza l'intervento di nessuna persona. La contabilità dei pagamenti sarebbe automatica e rapida per tutti gli attori coinvolti: il cliente riceverebbe rapidamente la somma di denaro che gli spetta e il costo del sinistro verrebbe ripartito tra coassicuratori e/o assicuratori.
Alcuni studi registrano che si stanno sperimentando dei software grazie ai quali i clienti che sono stati coinvolti in un sinistro, mandando le foto del mezzo che ha subito il danno, possono ricevere in pochi istanti il preventivo del danno calcolato da tale software. Questi sembrano molto affidabili e riducono in modo drastico i tempi di stima, in quanto non ci sarà un perito che uscirà ad analizzare il danno ma questo verrà analizzato e stimato dal software in pochi secondi.
Nei prossimi numeri affronteremo l'impatto della Blockchain sul mondo della distribuzione, in particolare agenziale, e sul mondo "prodotti", come sta emergendo dalle novità del 2018.
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